Personalizzare i gadget con il logo aziendale

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Gadget personalizzati

La grafica vettoriale è la migliore per personalizzare i gadget con un logo. I loghi vettoriali sono facili da modificare e sono scalabili all’infinito, e quindi non appaiono mai sgranati.

Come personalizzare i gadget con un logo vettoriale aziendale

Il logo vettoriale è la migliore soluzione per personalizzare i gadget. Si tratta di quel logo che non appare mai sgranato, anche se viene ingrandito di molto: può, dunque, essere usato per abbellire qualunque oggetto, al di là delle dimensioni.

Tra l’altro, i loghi vettoriali possono essere modificati facilmente e possono anche essere convertiti in altri formati. Tutte queste caratteristiche li rendono ideali per la personalizzazione dei gadget aziendali. Quando si realizzano degli omaggi per la clientela, per i dipendenti e per i fornitori esterni, è sempre meglio ricorrere a un logo vettoriale che non a uno raster.

I loghi vettoriali sono perfetti per tutti i tipi di gadget, che siano penne, tazze, t-shirt personalizzate, portachiavi e così via. Per le loro peculiarità intrinseche, hanno un notevole potere comunicativo e di storytelling. Non è un caso che questa grafica sia adoperata non solo per i gadget, ma anche per i flyer e per i volantini, per le interfaccia dei siti web e nel settore dell’ingegneria!

Cosa sono i loghi vettoriali

Prima di addentrarci nel discorso che riguarda i lati positivi dei loghi vettoriali, però, diamo una breve definizione di questi elementi.

L’immagine vettoriale corrisponde a un insieme di punti e linee: queste ultime sono sia dritte sia curve, e talvolta vanno a creare dei poligoni. Quindi i loghi vettoriali sono dati da primitive geometriche e, di conseguenza, non sono soggetti alla risoluzione (motivo per cui possono essere ingranditi e rimpiccioliti a tuo piacimento).

I vantaggi del logo vettoriale

Vettoriale vs Raster

Già da questa introduzione si è capito che i loghi vettoriali sono del tutto convenienti per personalizzare i gadget. Infatti gli esperti di graphic design si servono di questa tecnica per le proprie strategie di marketing “visivo”.

All’inizio abbiamo accennato ai vantaggi dei loghi vettoriali: approfondiamo l’argomento. Abbiamo evidenziato che tali loghi, potenzialmente, sono scalabili all’infinito, e poiché non prevedono pixel non risultano mai sgranati o poco nitidi.

Ciò significa che puoi utilizzare il tuo logo vettoriale per ogni gadget aziendale: anche per quelli molto ampi, come gli ombrelloni, gli asciugamani da spiaggia e altri doni simili. Il prodotto sarà sempre e comunque curato nei dettagli, il che è indice di qualità e di attenzione verso i destinatari.

In altri termini, un logo vettoriale ha un’ottima risoluzione tanto su un foglio da stampante quanto su un enorme cartellone pubblicitario. Questo è il motivo per cui tali immagini sono le migliori per i regali personalizzati.

Non è semplice passare da un logo raster a uno vettoriale, mentre l’operazione inversa è molto più rapida. Questo è un altro pro dei loghi vettoriali per la personalizzazione dei gadget. In più, è facile intervenire su un logo vettoriale per modificarlo a livello di forme e colori – cosa che torna utile nel momento in cui si realizza un logo. Per esempio, ci vuole poco per sostituire una sfumatura RGB con una tonalità pantone.

Un’altra ragione per cui i loghi vettoriali piacciono tanto ai professionisti della grafica è la seguente: è possibile vedere solo i contorni, per individuare eventuali particolari nascosti o per effettuare tagli con qualche clic. Questo metodo è un prezioso alleato per chi si occupa di photo editing.

Logo vettoriale vs logo raster

Vettoriale vs Raster 2

L’alternativa al logo vettoriale è quello raster: la classica immagine in formato JPG, GIF, PNG o TIFF. La differenza è che un’opera raster è composta non da primitive geometriche, bensì da puntini colorati – i pixel – e risente dunque della risoluzione.

I loghi raster, quando sono ingranditi, diventano meno nitidi. Al contrario di quelli vettoriali, non possono essere scalati all’infinito (altrimenti si va incontro alla cosiddetta pixellatura). Non dimentichiamo, inoltre, che i loghi raster sono più pesanti di quelli vettoriali.

D’altro canto, questa scelta è migliore se bisogna giocare con le gradazioni e ottenere mix più “morbidi”. La grafica raster è ideale, ad esempio, quando si stampano le fotografie. Non lo è per i loghi, che di solito si basano su due o tre colori e sono più stilizzati.

Loghi vettoriali: i formati

Vettoriale vs Raster 3

I loghi vettoriali sono del tutto indicati per personalizzare i gadget aziendali. Questo indipendentemente dal materiale: il legno, il metallo, il cartone (come nel caso dei bloc-notes personalizzati), il tessuto ecc.

Fondamentalmente, i loghi vettoriali possono avere quattro formati. C’è quello AI, standard di Adobe Illustrator, che è compatibile persino con alcuni software 3D. C’è il PDF, uno dei più famosi, che va letto tramite Acrobat Reader: il file si salva in PDF e si elabora con Illustrator o Photoshop.

Un altro formato è quello EPS, Encapsulated PostScript, da usare sia per i loghi vettoriali sia per quelli raster. L’ultimo è Scalable Vector Graphics, o SVG, che si ottiene con Illustrator.

Ci sono dei casi in cui è meglio la grafica raster?

Tazza in sublimazione

In linea di massima, per personalizzare i gadget con un logo è sempre preferibile la grafica vettoriale. Anche perché, se si vuole passare a un formato PNG o JPG, l’operazione è molto rapida.

Come già detto, le immagini raster sono migliori se i dettagli (anche da un punto di vista cromatico) sono molti.

Fermo restando che anche i colori dei file vettoriali possono essere aumentati, con un maggiore budget di stampa.

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